venerdì 4 febbraio 2011

IL VICOLO : ...LE PRESENZE...

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In realtà di presenze fisiche ce ne erano tante , fin troppe , e di ogni tipo diversamente variegate : stavano lì per situazioni simili , eguali e contrastanti , più o meno legate da un destino avverso e contrario , trincerate in se stesse , come me , o dichiaratamente e apertamente amiche , come lui , e ...c'erano!
Il fatto è che io non le vedevo ed esse , inizialmente , mi passavano accanto solo e soltanto come parvenze in un lungo corridoio ovattato , silenzioso e discreto con -in fondo- una bella sala di attesa dalla quale si poteva scorgere una parte della città e quella parte di essa - altrettanto ovattata e silenziosa - in cui , sia pure casualmente,  avevamo cercato rifugio ;  sul lato sinistro della stessa , semplicemente  ferrata , ottimo esempio di moderna architettura, l'identica illusoria :   "USCITA DI SICUREZZA!"...

..."Usciremo, mi dicevo!..." Usciremo, gli dicevo!" e disperatamente volevo crederci , per allontanare la realtà , per non accettarla , per illuderlo , per illudermi , per..non disperarci fin troppo!.
Ed ho voluto crederci fino in fondo , a dispetto di tutto e di tutti , anche quando le "presenze" non erano più tali , anche quando il "giro" delle stesse si alternava ad altrettanti "giri" di altrettante presenze.
Ci volevo credere per ritornare là , o meglio al di là del lungo corridoio , là dove le mura protettive della nostra ultima casa ci avrebbero restituito la nostra routìne , la nostra quotidianeità così stupida e semplice , così problematica nelle parole non dette e nei gesti non afferrati , eppure così piena negli sguardi nascosti e nelle imprecazioni taciute , eppure così onesta , così autentica e... totalmente "NOSTRA"!...

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