mercoledì 29 settembre 2010

CONTROCAMPO




ANOUK RISPOSE:

ho capito: felice di andartene...


E LEI DISSE:

allora, ma non ora ...infatti:

Son chiusi
in me
del tempo
che s'è spento
i luoghi
come nicchie
in cui ristare

E' chiuso
in me
del vivere
di allora
il tempo
che s'ì caro
s'è perso
in crepe
ormai disgiunte

Sussiste
in me
di tutto ciò
che è stato
il succo
aspro
delle mie stagioni


ANOUK RISPOSE:

pronta per la separazione e il distacco ma...?
Come sarebbero stati i luoghi a venire? le amicizie da imbastire e gli strappi da ricucire?
Fare -Disfare? Storia -Mito? Realtà -Fantasia? Positivo -Negativo?....

sabato 25 settembre 2010

LET IT BE 5

ANOUK RISPOSE:

I cambiamenti fanno parte del progresso e di una certa "rivalsa" sociale, nonchè di un tentativo di "affermazione" della nostra esistenza e coscienza come esseri da rispettare e da valutare, senza dubbio per le capacità interiori, ma anche in base a qualche piccola concessione esteriore, dato che -purtroppo- qualche volta "l'abito fa anche il monaco"...E tu?...
ma dimmi, andandotene da lì, cosa ti sei lasciata alle spalle e cosa ti sei portata dentro?


E LEI DISSE:

Con gli anni, spente le risate accanto al camino, si erano affievolite anche le romanze dalla sponda del letto.
Con l'età, il gioco dei guerrieri  e dei giullari era rimasto incollato alle tavole sconnesse di quell'umile teatrino di latta.
Così, nascoste le mie lacrime nel muro, diedi addio alla scala, alla grotta, all'orto.
Si sbarrarono le finestre, il portone venne sprangato e, della Storia che fu, solo memorie di ombre fugaci, voci ripetute stanche.
Questo mi sono portata dietro e dentro di me...

...quel vicolo, con le sue vitalbe ed il suo acciottolato sul quale, inciampando più di una volta, mi sono sbucciata le ginocchia.
...quell'arco, ora ripulito e non più puzzolente di piscio animale e umano.
...quell'albero, frondoso e così promettente di succosi  frutti nell'orto "privato" in cui nessuno di noi poteva entrare: riservato ai padroni e non agli inquilini, che ne potevano godere solo dall'alto, dal terrazzo o -meglio ancora-dall'altalena.
...quella grotta, in cui scendere -a comando- per rifornirci di legna ed altrettanto -a comando- risalire i 44 gradini veloci come il vento senza vedere, senza soffermarci neanche a riprendere fiato, senza ascoltare le voci che dal basso potevano o non potevano esserci....ma c'erano.

mercoledì 22 settembre 2010

LET IT BE 4



ANOUK RISPOSE:

Allora tutto bene... un gioco in più: reale e concreto, impegnativo stimolante e costruttivo; una partita a dama o a scacchi? E chi la Regina? Chi il Re? Chi la Torre o l'Alfiere?
Non mi dire che tu e tuo fratello vi siete messi a giocare con la "piccola" spostandola come una pedina a vostro piacimento!
Con la vostra fantasia -così sfrenata- c'era da aspettarsi di tutto...


E LEI DISSE:

Nessuna partita a dama, nè a scacchi; nessuna pedina spostata a proprio favore, semmai un gioco tutto alla pari con un Re ed una Regina teneramente affiancati dalle Torri e dal piccolo Alfiere, per muoversi su una scacchiera talvolta così liscia da slittare di qua e di là ma, al tempo stesso così scabra da aggrapparsi insieme e così perfetta da desiderare solo di rimanerci.


ANOUK RISOSE:

Sei un cumulo di contraddizioni!!! se ci stavi tanto bene, perchè eri così felice di andartene e di lasciarti tutto alle spalle?
Sempre desiderosa di cambiamenti e di novità? o solo di "spostamenti"? : metti qui, no, di là, più su, più a destra, no a sinistra, sopra o sotto? più spazio, meno spazio; troppo vecchio, butto via, questo è bello, lo rinnovo....
ma non è così che è andata?....


E LEI DISSE:

senti chi parla di cambiamenti!!!
Avete distrutto tutto: il terrazzo è diventato così piccolo da accogliere sì e no quattro passeri spaventati e indifesi; il glicine e la vasca non ci sono più...ah, già  dimenticavo, avete la lavatrice, che però avete messo nell'ex gabinetto!
L'altalena, ingombrante! ma il glicine che male aveva fatto? e poi quelle parabole per la televisione, antiestetiche come minimo....
Per quanto mi riguarda, il mio desiderio di cambiamento era dettato principalmente dalla speranza di lasciarmi alle spalle lo scherno dei compagni e la malvagità dei grandi con la loro mortificazione -ad arte- nel momento in cui dicevano di esserti accanto.
Mi dirai ora che ero permalosa: ebbene sììì, anche troppo, e tuttora lo sono!...

domenica 19 settembre 2010

LET IT BE 3




ANOUK RISPOSE:

ti è mai venuto in mente che lo avranno fatto solo per il tuo bene?
Eri piccola, forse più precoce di altri, e sarà stato per questo che ti avranno mandato a scuola un anno prima!
Lì saresti stata protetta, ben voluta, ben educata, ben preparata....
Che fai? ti lamenti pure della buona educazione che ti hanno riservato?
Questa volta "beata te!" lo dico io infatti, per quanto mi è dato di constatare, ad altri della tua generazione il privilegio che a te è stato concesso non è stato elargito e le loro cognizioni sono  tuttora alquanto generiche e limitate agli spot pubblicitari e ad un imbonimento televisivo che non ti aiuta a "crescere"...inoltre che sarà stata mai una "preghierina" in più o un foglio di carta con lo "zero" appiccicato sul grembiule?
Tutto sommato, a te, non hanno mai appeso alle spalle un simbolo di umiliante sfregio, e poi, le cose andavano così quindi...."lascia perdere!"...


E LEI DISSE:

Tutto vero ma senza "senso", o meglio, con quello di non sopportare e non accettare un discorso imbastito sulla benevolenza, accettazione e rispetto da parte di chi tali principi tradiva, per questo quando arrivò il turno scolastico di mia sorella io mi ribellai costringendoli ad iscriverla alla scuola pubblica, sicura che lì si sarebbe trovata bene e meglio di quanto fossi stata io...
A proposito, lo sai che nella Casa Grande è nata anche la nostra sorellina?
La notizia ci fu data quando eravamo a tavola e, contrariamente a quanto loro pensavano, noi fummo felici e d'accordissimo nel dire all'unisono "Femmina!" non perchè già si potesse stabilire e conoscere il sesso del nascituro, quanto -e solo- perchè il nuovo gioco da inventare sarebbe stato ancora più eccitante:
per Lui una sorellina del tutto nuova, dato che l'altra stava andandosene per conto suo;
per me una bambola vera, non certo da accecare, ma da vestire, da educare, da proteggere proprio come un alter-ego uguale e diverso da sè...bionda e non bruna, alta e non bassa, intelligente e non stupida, solare e non imbronciata...

martedì 14 settembre 2010

LET IT BE 2




ANOUK RISPOSE:

...prima ti ho detto "esagerata" , ora ti dico: quanto sei  "lamentosa"!
Che cosa c'era di male nell'indossare un grembiulino? Sarà stato nero, va bene un pò triste ma consono ai tempi! Anche ora i bambini indossano il grembiule per la scuola...è tornato di moda!
Non sarai stata fin d'allora un pò troppo indipendente? Poco rispettosa delle regole ed alquanto suscettibile?
Un carattere particolare e difficile -direi- ma da chi avrai preso?


E LEI DISSE:

Da chi l'ho ereditato non lo so! Mi dissero che ero nata con la "camicia" e che avrebbe portato bene, questo sarà tutto da verificare....so solo che mi porto addosso -e mi piace- il nome di una bambina morta in tenera età; che avrei dovuto avere i capelli neri con la frangetta -tuttora è così- e gli occhi verde-bosco: alquanto difficile mi sembra, infatti per i capelli ci hanno azzeccato, ma per gli occhi proprio no!!!
E poi perchè avrei dovuto essere un "clone"?!
Quanto alla mia indipendenza è vero ma solo in parte, nel senso che, ormai stanca di fare "CITA -la scimmia" quando loro, TARZAN  e  il LEONE,  lottavano nel letto grande, o di  "morire" colpita, anche se per sbaglio, da BUFFALO BILL,  nel gioco fra le stanze e il ballatoio, decisi di punto in bianco di "costruirmi"!
Poco rispettosa delle regole? Non direi proprio anche perchè dovevo farlo altrimenti i desideri, una volta chiusi nelle buste e messi nel braciere, non si sarebbero avverati infatti il fumo, nero come il nostro grembiule, ce lo avrebbe dimostrato: questo dicevano le "Suorine" della mia scuola.
Suscettibile?...Siiì!!!
E perchè Lui alla scuola pubblica ed io in quella privata?...

venerdì 10 settembre 2010

LET IT BE





ANOUK RISPOSE:

...tra le altre innovazioni devo dirti che dal terrazzino è stata tolta la vasca per lavare i panni, quella in cui eri caduta e stavi per affogare...esagerata!!!!! c'erano solo due dita d'acqua e... lo schiaffo te lo sei e ve lo siete meritato!..ogni giorno ne inventavate una nuova: per voi sempre e solo un gioco, ma per loro?...quando un attimo di riposo e di intimità?...
I problemi erano tanti, e ne dovevano parlare da soli, senza turbare le vostre ingenuità, la vostra freschezza, il vostro porgervi così spensierato alla vita.
E voi, tanto per ricompensarli, pronti a scavalcare la finestra della camera grande per una nuova avventura: una piccola passeggiata sui tetti con il solo stupido scopo di scrutare al di là del lucernario cosa la Donnina stesse facendo.
Eravate forse dei "guardoni" o solo degli "incoscienti"?...
Altro schiaffo?...poco, ben fatto!!!


E LEI DISSE:

Giochi innocenti....ma non per bambini deficienti, come verrebbe da dire!
Non era così! In fondo che ne sapevamo del pericolo in agguato, dell'altezza da calcolare rispetto alla strada sottostante, delle conseguenze più o meno drammatiche che avrebbero potuto esserci.
Guardoni? NO!!Curiosità? Non più di tanto! Gioco da Equilibristi? Sì!!!Andava di moda nelle acrobazie dei circensi, quelli del Circo TOGNI e MEDRANO, mi pare, e poi...
L'altalena poteva andar bene in primavera e in estate perchè portava con sè l'aggancio con le rondini -in alto- ed il profumo dell'orto -in basso- ma in autunno e in inverno?
Tutto da inventare:
un pò di "sassaiola" col lancio delle castagne sugli ombrelli dei passanti -tutti neri e con tanti buchetti- che male avrebbe fatto un buchetto in più???!!!
Altra sculacciata!!
E d'inverno?..
Un meccano per Lui, ben presto accantonato.
Una bambola per me, subito accecata.
Un teatrino dalle quinte di latta, quaderni, libri e...un grembiule più stretto e più nero che mai....

martedì 7 settembre 2010

LA CASA GRANDE





ANOUK RISPOSE:

Nella Casa Grande ora ci sono io.
E' quasi tutto come l'hai lasciata: tre rampe di scale, 44 gradini un pò ripuliti ma sempre alquanto ripidi e faticosi da salire e scendere; fortuna che ora l'acqua corrente non manca così che, io e mio fratello -a differenza del te e del tuo- non siamo costretti a rifornirci nella fontanella davanti casa...di essa, spenta del tutto, è rimasta solo la traccia, l'involucro in ghisa, memoria di un tempo passato!.
C'è ancora il ballatoio, ma non è più quello di una volta, nel senso che lo spazio che esso offriva alle vostre "corse" s'è ridotto di molto infatti noi abbiamo accatastato lì le nostre cianfrusaglie!!!
Tra qualche modifica -più o meno geniale- fatta nel corso del tempo, ora abbiamo un bagno vero e con le mattonelle..sufficientemente comodo, accettabile direi, ed in tutto diverso dal vostro gabinetto esterno!
In quel vostro piccolo abitacolo Noi -ora- ci teniamo la lavatrice!
Un bel progresso ed una bella comodità in più, non ti pare?...


E LEI DISSE:

Beata Te! e..Beato il progresso!...

Per Noi il gabinetto era solo uno spazio angusto, maleodorante e freddo, riservato alle sole esigenze fisiologiche...vomitevole direi!
Per fare il bagno una tinozza che -d'inverno- veniva posta accanto al camino per non prendere freddo.
Andava tutto bene se il camino respirava tranquillo senza sbuffarci addosso i suoi malumori, veramente male se le sue roventi fiamme ci tossivano contro, tant'è che un giorno prese fuoco e ci salvammo solo grazie alla prontezza di chi seppe gettargli sù una coperta: la famosa coperta americana, quella di duro feltro grigio scuro con strisce chiare in cima e ai piedi...ci salvò tutti!
Grazie agli Americani! dissi allora....
E ancora lo dico, infatti, su quel terrazzino, di essa mi sono poi servita per proteggermi dai raggi troppo infuocati del sole, dagli sguardi indiscreti, dai malumori troppo frequenti che, proprio lì sotto, si calmavano fino a ridarmi una dimensione più equilibrata e più giusta di ogni cosa o di ogni avvenimento accaduto!

Beata la coperta Americana a mò di tenda Indiana, in perfetta sintonia con una piccola Squaw che di Indiano aveva solo le trecce: nere forti e bellissime, dicevano!...
Questo la Casa Grande poteva offrirci, insieme a qualche sculacciata di troppo, ad uno schiaffo andato a segno, ad un grembiule nero e...troppo stretto....

sabato 4 settembre 2010

IL VICOLO


Storie come tante : di ieri e di oggi.
Riscoperte andando "su e giù" per i vicoli della città vecchia, in quella parte di essa in cui le stradine si intrecciano con vicoli e piazzette fino a formare una ragnatela, un intrico perfetto di pensieri palesati o inespressi; un intreccio di Vite che, da più di sessant'anni, si rincorrono.
Quelle stradine, e soprattutto quei vicoli così maleodoranti e  puzzolenti nell'immediato dopoguerra, ce li eravamo lasciati alle spalle col "boom" economico degli anni '60 ed ora, ridenti e fioriti, sono ritornati in "auge" non tanto e non solo per la loro bellezza esteriore o per la quiete e la tranquillità che possono offrire, quanto ed in particolare per quello che sanno donare alla "memoria" favorendo la ricostruzione di un passato i cui tasselli, a poco a poco, si incastrano fino a formare un dipinto "autentico", senza più alcuna confusione fra "mito e storia", bensì un "quadro" fatto solo di realtà riscoperte per una Vita, nè più nè meno, come quella di tante altre...

E LEI DISSE:

Tutto iniziò nella casa grande.
Allora le romanze dalla sponda del letto soffocavano i malumori del giorno quindi le ombre della notte, dileguatesi al primo albore, ancora una volta avrebbero lasciato spazio alla corsa dei guerrieri e dei giullari ed il ballatoio, che si presentava perfetto per lo scontro e l'incontro, li avrebbe -come sempre- aperti ai miti, alle fanciullesche fole, all'immaginario "altro-da sè" che si poteva esprimere solo sulle tavole sconnesse di un umile teatrino dalle quinte di latta...