giovedì 13 gennaio 2011

CARO AGLI DEI : LA CATARSI ( 3° ed ultimo tentativo )

Sorella nel Dolore ?

anche per te , questa sarà l'ultima lettera , infatti non ho più niente da dirti.
Un ultimo chiarimento è però necessario.
Il nostro contatto -inizialmente- mi è sembrato importante : speravo di veder sbocciare da esso un rapporto quasi filiale -la differenza di età ce lo avrebbe concesso- ma tu non hai avuto fiducia in me, ed io non sono riuscita a trasmettertela.
Tutto sommato , siamo due estranee che , per uno strano caso della vita , si sono incontrate , e che ,per un altrettanto strano caso , hanno avuto un figlio in comune , o meglio , se mi permetti , solo il nome che per Lui era stato scelto.
Infatti , se mi metto a leggere -attentamente ed oltre le righe- le pagine assurde della nostra vita , non scorgo in Lui alcun segno di te , nemmeno nell'inquietudine di quell'errare che , in Mio Figlio , era dettato solo da una ricerca , più che giustificata , delle radici di appartenenza , la scoperta delle quali , se ce ne fosse stato il tempo , lo avrebbe sicuramente portato alla conquista della Sua Identità.
Non scorgo in te alcun segno di Lui , neppure nel tratto somatico.
A prima vista , è vero , sulle tue labbra ho ravvisato il Suo sorriso , ma ne era appena la parvenza , infatti , a ben vedere ,  il "Suo" è un sorriso aperto , felice e promettente quando si offre ; gli occhi  hanno una luce profonda e  intensa e  le mani , affusolate  delicate e morbide , sono colme di tepore quando si porgono ad afferrare.
Avevo sperato , dato che sei stata tu a cercarmi , di poter ricostruire con te un lembo del Suo passato , non perchè volessi indagare nelle pieghe più recondite del tuo e giudicarne i processi dell'animo .
Volevo conoscere la tua storia perchè questo era il Suo desiderio -il desiderio legittimo di un figlio a cui la vita aveva sottratto e negato qualcosa di importante e che -a mio avviso- doveva essergli restituita.
Ma tu non hai capito ; o non hai voluto capire?
E' anche per questo che ho deciso di interrompere con te qualsiasi contatto.
Siamo due estranee che , per un assurdo e irriverente caso della vita , hanno avuto in comune un figlio e la sfortuna di essere delle "perdenti" perchè , nè te nè io , meritavamo tale dono e tanta gioia.
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