martedì 23 novembre 2010

CARO AGLI DEI : L'INCONTRO

...Ancora poche ore , ed oggi , anche io sarò Madre...


Cara Amica,
come l'ho visto...l'ho guardato.
A dire il vero , più che guardare Lui , ho scrutato me stessa per assaporare le emozioni e per scoprire i miei sentimenti di novella madre...
Dov'erano l'afflato , l'ispirazione , l'alito dell'amore materno?
Allora non avevano trovato posto in te.
Ed ora non si affacciavano dentro di me?
Eppure , in tutte e due , c'era stata la lunga attesa della maternità : la tua di nove mesi , la mia di nove anni.
Della tua non so nulla , posso solo immaginarla , ma della mia posso dirti tutto.
Fu punteggiata di speranze accese e spente.
Ebbe un suono sordo ogni volta che i passi si ripetevano stanchi sulle scale dei Tribunali e degli Istituti.
Ebbe l'eco muta della risposta sempre uguale : "Non ci sono bambini da amare! ".
Però gli Istituti erano pieni di occhi vuoti e facce smunte e nei Tribunali le  "schede-adozioni "  giacevano accatastate in mucchi che raggiungevano il soffitto.

Mia cara,
il primo incontro con Mio Figlio non ebbe il sapore , nè il calore , di un amore a prima vista.
Ed il tuo con Lui ?



Caro Figlio,

hai presente il nostro primo incontro ?
Per me fu colmo di simpatia e di tenerezza.
Qualcosa sicuramente ricorderai , hai sempre avuto una memoria eccezionale , specie per le "faccende di cuore".
Magari ti sarà rimasto impresso che non ti ho preso in braccio , ma avrai dimenticato il perchè non potei farlo.
Sei sempre stato ombroso e suscettibile al primo tocco troppo brusco.
Ed il tragitto verso casa?
Breve , lungo , liberatorio?
Questo sì : non facesti altro che recitare le "preghierine "che avevi memorizzato , ed il tono era quello di " Per grazia ricevuta! ".
Poi la casa.
Spaziosa ed elegante la definisti.
E la tua camera da letto : enorme!
Troppo agli occhi di un bambino abituato a dormire in camerata e ad avere accanto a sè altri  bambini e SEN...., l' amico  con gli stessi problemi , le stesse solitudini , gli stessi "incòbi " notturni , come allora li chiamavi.
Allora , dietro la dolce flessione romagnola , il tuo italiano nascondeva qualche "défaillance" , ma vi fu posto rimedio , e non fu difficile farlo : hai il dono di una mente veloce nell'apprendimento , curiosa e perspicace.
Se ti ci metti con impegno , sei quasi un asso!
Ed io , orgogliosa , ad esaltarmi per ogni tuo successo , per ogni tuo passo verso la "rieducazione ", come recentemente hai avuto modo di farmi amaramente notare.
Ma anche ad abbattermi , con la stessa facilità e rapidità , quando gli ostacoli si presentavano , perchè eri Mio Figlio e non dovevi perdere.
Per te non doveva più esserci posto per la sconfitta.

Eri Mio Figlio!

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