domenica 14 novembre 2010

LE NUOVE STAGIONI 2

ANOUK RISPOSE:

dunque: laureata, dottorata e..perdonata?


E LEI DISSE:

ben detto! ma non c'era niente -o quasi- da perdonare : era stata solo una piccola bugia a fin di bene, inoltre  nè mio padre nè mia madre avrebbero mai interferito nelle mie scelte o decisioni : si fidavano! e, soprattutto,
per loro la cosa più importante era solo la mia felicità e la mia realizzazione come persona.
Che importanza avrebbe potuto avere una Laurea in Lettere o in Lingue; cosa avrebbe potuto significare un pezzo di carta con su scritto "Dott in..o Dott in"? tanto Dott. lo ero diventata e per Loro, avendo fatto il mio dovere, anche se con una piccola "sbavatura", ero stata brava ed  ero riuscita  - con Loro e per Loro - ad "affrancarmi" dal passato e.. dal "vicolo".
Tacitamente orgogliosi, anche mia madre che mai lo dava a vedere, lo divennero ancora di più allorchè ai miei successi professionali, aggiunsi quello della completezza "affettiva".

Lo amarono subito, appena conosciuto, per quel suo sorriso aperto e chiaro, per quella sua disponibilità così accattivante da prenderti al laccio, per quella sua bonomia e pacatezza che ti portava, se non a risolvere, almeno a stemperare serenamente ogni problema, e con quel suo "sapere" di ogni cosa, di ogni parola, di ogni più piccolo accadimento passato e presente.
"E' come un pianoforte, ogni tasto dà la nota giusta!"...
me lo disse Suo padre ed io lo tenni sempre per vero, anche se con gli anni, per dispetto, per rabbia, per amore malcelato e taciuto, per dolore, delusione e per voce non data  gli dicevo :"la tua non è cultura, piuttosto stupida erudizione!...la tua non è bonomia, ma infingardaggine!....

Questo nell'arco degli anni vissuti insieme, non all'inizio, perchè -allora- per poter crescere, avevamo bisogno l'uno dell'altro.
E dovevamo farlo insieme!


ANOUK RISPOSE:

penso di aver capito : da ambo le parti un desiderio di confrontarsi e di completarsi; un incontro-scontro,  ma solo questo?


E LEI DISSE:

inizialmente no, tant'è che dopo un lungo periodo di "onorato" fidanzamento (allora era così ) e dopo una sofferta "incertezza" (onestamente dichiarata, condivisa, sottaciuta, allontanata, persa e riemersa mai dimenticata -almeno per quanto mi riguarda ) convolammo a "giuste" nozze e tutti dicevano :"che bella coppia!..che magnifico avvenire : lui Ingegnere, lei Professoressa..."  tutti, tranne mio suocero, ma solo per un piccolo dettaglio: "i barattoli attaccati alla macchina"  che  Lui , Siciliano Doc, solo per una credenza isolana,mi confessò  avrebbero  portato male...

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