mercoledì 8 dicembre 2010

CARO AGLI DEI :i 4oo

Cara amica ,

devi credermi , non volevo farne il primo della classe , anche se ciò avrebbe tanto appagato il mio orgoglio di madre e.. di madre insegnate.
Non volevo farne un professionista nè un atleta olimpionico , anche se mi sarebbe tanto piaciuto vedere il suo nome scritto sui giornali.
Volevo per Lui il meglio del meglio perchè era Mio Figlio e mi dispiaceva vedere le sue qualità più belle disperdersi.
La Sua  mente così versatile mi sembrava poco valorizzata , e le Sue capacità atletiche ai miei occhi apparivano offuscate.

Mia cara ,

a lui non l'ho mai detto , ma a te , che come me sei madre , posso dirlo.
Ho fatto la "guerra" ai suoi Insegnanti della Scuola Media perchè , nello specifico caso , li ritenevo incapaci di assolvere al loro compito.
In ciò una parte di vero c'era , ma non era tutta la verità.
Quella Scuola non sapeva e non poteva aiutarlo a "Costruirsi".
Quella Scuola non fece nulla per "Educarlo" , e fallì.
Ma anche io feci i miei sbagli.
Non mi ero accorta che i suoi bisogni primari erano altri , non ultimo il recupero del gioco.
Non mi ero accorta che i Suoi pensieri erano di per sè intricati , ed io , invece di districarli , glieli stavo aggrovigliando ancora di più.
Non mi ero accorta che aveva un animo troppo sensibile e delicato ed io , inconsciamente , stavo esasperando questa Sua delicatezza interiore aprendolo ancora di più alla dolcezza dei sentimenti , alla squisitezza della fantasia , alla bellezza della musica della poesia e dell'arte.
Non mi ero resa conto che tutto questo , in seguito , lo avrebbe portato ad una pienezza di Vita che avrebbe pagato col tormento e con l'inquietudine.

Io, in Lui , egoisticamente , non vedevo altro che una creatura fatta di sole e di vento.
Una creatura che sapeva inebriarmi della Sua luce e della Sua aria ogni qualvolta ne avevo bisogno....

che dirti ancora ?...

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